L'ultima giornata della Milano Moda Uomo si è conclusa con Giorgio Armani, che non solo ha presentato la sua nuova collezione Primavera/Estate 2011, ma si è lasciato andare ad uno sfogo contro il sempre più stretto legame tra mondo della moda e banche. Confermando quanto già dichiarato lo scorso mese durante la presentazione dell'ultimo bilancio della sua azienda, lo stilista milanese ha ribadito la sua ferma opposizione verso tale connubio: “la moda è in mano alle banche, ad eccezione del mio marchio in cui non ci sono debiti e non sfilano accessori. Finiamola con la moda da circo che insulta gli uomini e li rende ridicoli. Io li rispetto, rinnovo senza stravolgere, quando creo penso sempre che poi gli abiti devono essere indossati, non devono servire a far spettacolo. Il nostro è un business serio. È da un pò di tempo che voglio parlarne e adesso lo dico: la moda oggi è in mano alle banche, alla Borsa. Non appartiene più ai proprietari, ma a chi gli sta sopra. E non riesco a capire l’influenza delle banche sul nostro mestiere, è un mistero”. Continuando il discorso, Re Giorgio ha attaccato poi Prada, affermando: “Io non ho debiti. Il problema di Prada invece è di restituire i soldi che le banche hanno sborsato per rendere forte la sua griffe”. Per ora la maison di Miuccia Prada non ha commentato lo sfogo del collega. In realtà, ultimamente, i casi di griffe che si quotano in borsa, sono molti e in continuo crescendo, ora bisognerà solo stare a guardare se questa pratica diventerà una routine o rimarrà solo un “correre ai ripari” momentaneo per difendersi dalla crisi.