“Come Amministrazione faremo la nostra parte per ridare credibilità alle Istituzioni e per promuovere il Made in Italy e saremo in prima linea nella lotta alla contraffazione che produce danni gravissimi non solo per i mancati introiti ma anche per l'immagine dei nostri prodotti, contiamo sulla collaborazione anche da parte delle autorità cinesi per fronteggiare un fenomeno come la contraffazione che è un problema di tutti”.

Lo ha detto l’Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’Alfonso, partecipando alla presentazione dell’Osservatorio realizzato dalla Fondazione Altagamma e relativo allo stato di salute dei comparti del lusso e dei prodotti di fascia alta. “I dati presentati oggi – ha dichiarato l’assessore – confermano che, nonostante il contesto economico internazionale, lo stato dell’economia del settore è tutto sommato positivo, grazie alla ripresa della crescita in Europa e Stati Uniti e alle forti performance di Cina e America Latina. Sul piano fattuale, il rallentamento della crescita italiana degli ultimi vent’anni è interamente spiegabile alla luce delle scellerate scelte politico-economiche che hanno penalizzato il Paese. La produttività italiana è stata frenata dal disastro della finanza pubblica, che ha annullato gli investimenti statali in ricerca di base e dalle insufficienti infrastrutture cosi come dalla scarsa concorrenza fra le aziende, le università e le stesse categorie professionali”.

Per l’anno 2011, il Consensus Altagamma conferma la crescita sia nei mercati nuovi che in quelli tradizionali. Riguardo ai settori, si registrano performance sopra la media dei prodotti in pelle +16% e delle calzature +11%, insieme al comparto gioielli ed orologi +18%. Se il 2010 è stato un anno record per i consumi dei prodotti di alta gamma, questi erano di poco superiori al 2007. Il preconsuntivo 2011 mostra una situazione dei consumi ancora superiore alle attese. La crescita in Europa +7% è stata favorita sia dalla debolezza dell’Euro, che ha stimolato il turismo, sia dalla forte crescita del settore dei gioielli e degli orologi. Negli USA la crescita continua +8% anche per una più forte presenza distributiva nelle città di medie dimensioni. Il Giappone, nonostante la tragedia di Fukushima, chiuderà il 2011 meglio del previsto, seppur in negativo, proprio in ragione dello sforzo di ricostruzione che ha generato vantaggi complessivi sull’economia del Paese.